In generale, un’auto è progettata per raggiungere una certa velocità massima e per rispettare le normative in materia di sicurezza stradale. Questo tipo di modifica è illegale in molte parti del mondo, poiché può mettere in pericolo la sicurezza dell’automobilista e degli altri utenti della strada.

In particolare, per quanto riguarda la Citroën AMI, si tratta di un veicolo a quattro ruote classificato come quadriciclo leggero. In Italia, la velocità massima consentita per i quadricicli leggeri è di 45 km/h.

È illegale sbloccare la velocità di Citroën AMI? La risposta è sì, in molti Paesi, tra cui l’Italia, modificare il software o il motore di un’auto per aumentarne la velocità massima è illegale e può comportare sanzioni penali e amministrative. Inoltre, modificare un’auto in questo modo può invalidare la garanzia del produttore e rendere l’auto inadatta alla circolazione su strada.

Ci sono anche questioni di sicurezza da considerare. Aumentare la velocità massima di un’auto può comportare un aumento del rischio di incidenti stradali, poiché l’automobilista potrebbe non essere in grado di controllare l’auto a velocità elevate. Inoltre, il sistema di frenata (seppur quello di Citroën AMI sia ereditato da modelli di autoveicoli di classe superiore) e la struttura dell’auto potrebbero non essere progettati per sopportare velocità così elevate, aumentando ulteriormente il rischio di incidenti.

In conclusione, sbloccare la velocità di Citroën AMI o di qualsiasi altra auto è illegale e pericoloso. È importante rispettare le normative in materia di sicurezza stradale e non mettere a rischio la propria vita e quella degli altri utenti della strada.

Il metodo per lo sblocco di Citroën AMI consiste nella modifica del software delle centralina. Questo tipo di modifiche intervengono sul limite di 45km/h. È necessario intervenire smontando fisicamente la centralina dal veicolo e richiede strumentazioni per la sua riprogrammazione disponibili presso alcuni centri di elaborazione specializzati. I veicoli modificati testati su circuiti privati hanno raggiunto velocità superiori ai 60km/h.

1 commento

  1. Il problema fondamentale della Ami e’ la mancanza di un cruscotto.Non c’e’ alcuna sicurezza nell’affidabilita’ di funzionamento rilevamento velocita’ e kilometraggio e autonomia sul proprio cellulare adibito anche come parte essenziale del mezzo.

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